Le eccellenze di AISA Emilia Romagna a Granarolo.

Aisa Odv emilia romagna articolo

Nei locali messi a disposizione dal Comune presso il Borgo Servizi, ha sede AISA Emilia Romagna odv – Associazione Italiana per la Lotta alle Sindromi Atassiche. L’atassia è un disturbo consistente nella mancanza di coordinazione muscolare che rende difficoltoso eseguire i movimenti volontari. È considerata una malattia rara, colpisce infatti circa 5 persone ogni 10.000. 

La sede granarolese di AISA comprende due eccellenze a cui possono fare riferimento le persone affette da atassia: l’ambulatorio di neurologia IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna (ISNB) presso il Poliambulatorio di Granarolo dell’Emilia per la gestione della patologia atassica (aperto da gennaio 2020) e il Centro multidisciplinare “il biSogno”, per attività neuro-riabilitativa e di consulenza e sostegno psicologico.

Il “Programma SLA, Atassia, Amiloidosi e Miastenia” dell’IRCCS ISNB, diretto dal dottor Fabrizio Salvi, garantisce la presa in carico del paziente da riabilitare effettuando una visita neurologica presso il poliambulatorio di Granarolo o presso l’ambulatorio dell’IRCCS ISNB dell’Ospedale Bellaria. L’ambulatorio di Granarolo è aperto il terzo mercoledì del mese dalle ore 14.00 alle ore 19.00.

In seguito il paziente atassico viene avviato a un percorso di riabilitazione neuromotoria presso il Centro AISA di Granarolo, dove un team multidisciplinare opera secondo le direttive date dal Programma SLA. Il progetto, cofinanziato dalla Fondazione il Bene, è attivato in partnership con specialisti e Cooperativa AXIA.

I volontari di AISA Emilia Romagna abbracciano chi ha bisogno di sostegno con grande solidarietà, ed avvalendosi di équipe multi-specialistiche in grado di soddisfare i diversi bisogni dell’assistito, prendendolo in carico e supportandolo, insieme al suo nucleo familiare, nel difficile percorso che la malattia costringe ad affrontare.

Il presidente di AISA Emilia Romagna è il granarolese Giuliano Lenzi. “La mia esperienza nasce da un’esperienza familiare – racconta. Nel 2000 partecipai a un convegno di AISA a Firenze e decisi di fare qualcosa a Bologna per dare risposte anche sul nostro territorio. Nel 2001 il progetto si è concretizzato, anche grazie alla collaborazione con le associazioni del territorio ed in seguito con il Tavolo del Volontariato. Non meno fondamentale è stato l’aiuto che fin da subito ci ha dato l’Amministrazione comunale, concedendoci poi nel 2007 gli spazi al Borgo Servizi e sostenendo anche le spese per alcune modifiche architettoniche che sono state necessarie. Quella di Granarolo è l’unica struttura del genere per l’atassia in Emilia-Romagna e credo anche in Italia. Abbiamo in carico 28 persone, quasi tutte del bolognese, con alcune che vengono anche da Reggio, Modena e Ferrara. Oltre al nostro gruppo di volontari, la sostenibilità dei progetti di alto valore del sostegno è garantita dal prezioso contributo della Fondazione Carisbo, la Fondazione Del Monte, la Fondazione Il Bene, AISA nazionale ed ovviamente associazioni e cittadini granarolesi. I pazienti presso la nostra sede vivono anche un momento di aggregazione fondamentale che purtroppo è mancato per troppo tempo durante la pandemia e che ora ci auguriamo possa tornare ad essere utile per il loro benessere”.

“L’IRCCS ha come mission quella di interagire con il territorio della AUSL di Bologna. Aprire un ambulatorio dell’IRCCS al Borgo Servizi di Granarolo significa concretamente la volontà dell’IRCCS di impegnarsi per essere sempre più vicina al paziente e ai suoi bisogni – commenta il dott. Salvi . Questa apertura rappresenta solo una parte di un progetto assistenziale più ampio iniziato da vari anni sulla presa in carico sanitaria e sociale delle persone affette da malattie rare e soprattutto da atassia. Il Centro ha visto accrescere il numero di persone seguite e rappresenta attualmente un modello unico di gestione sanitaria pubblico-privato. L’approccio multidisciplinare nella costituzione del TEAM atassia è una delle fondamentali caratteristiche del Centro di Granarolo”.